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La nostra solidarietà alle donne, ai giovani, a tutti i manifestanti in Iran

Buongiorno e buon venerdì, cari amici e care amiche.

 

Noi donne e uomini attivi nel movimento “Cittadini del mondo uniamoci”, di fronte alle crescenti ondate di proteste politiche in atto in tutto l'Iran a seguito dell'uccisione di Mahsa (Zhina) Amini per mano della cosiddetta "polizia morale" iraniana, vogliamo dichiarare pubblicamente la nostra solidarietà alle donne, ai giovani, a tutti i manifestanti in Iran.

 

Mahsa Amini, una donna curda di 22 anni, è morta il 17 settembre mentre era nelle mani della “polizia morale” a Teheran. Sebbene le circostanze esatte della sua morte siano nascoste al pubblico, le prove disponibili indicano una commozione cerebrale causata da gravi percosse e ferite. Una caratteristica fondante della Repubblica islamica iraniana sono le restrizioni ai diritti umani delle donne: il velo obbligatorio, la regolamentazione dell'integrità fisica e della libertà delle donne sono una pietra angolare ideologica del governo totalitario del regime iraniano.

 

La recente tragica morte di Mahsa Amini non è altro che il persistente prodotto di un sessismo sistemico e di una politica contro le donne in Iran. La morte di Mahsa Amini ha rivelato ancora una volta al mondo intero come le forze dell'ordine iraniane non solo non proteggano le donne, le minoranze etniche, religiose e sessuali, ma le espone a minacce e morte. Diritti ufficialmente riconosciuti da istituzioni internazionali sono considerati e trattati quale minaccia al loro potere dalle autorità in Iran, da qui la feroce repressione contro proteste pacifiche guidate da giovani donne che chiedono libertà, giustizia e responsabilità dello stato.

 

In questi giorni estese proteste sono in corso in ogni angolo dell'Iran. Nei loro canti e slogan, “Donne, vita, libertà”, i manifestanti chiedono un cambiamento fondamentale e la fine di quattro decenni di brutale governo teocratico nel loro paese. Governanti teocratici che alla disobbedienza civile e al grido di giustizia degli iraniani hanno risposto con la violenza, con gas lacrimogeni, con proiettili che uccidono, con percosse e con arresti.

 

Noi dichiariamo la nostra solidarietà a tutte le donne, ai dissidenti politici, alle minoranze etniche, religiose e sessuali, ai poveri in Iran e in questo momento particolare con loro chiediamo la fine della sistematica violenza di stato contro le donne.

 

Giuseppe Nunziato Belcastro – Presidente - Cittadini del mondo uniamoci – MedAmbiente

 

Good morning and happy Friday, dear friends.

Our solidarity with the protesting women and citizens of Iran, oppressed by their totalitarian government. We women and men active in the "Citizens of the world unite" movement in the face of the growing waves of political protests taking place throughout Iran following the killing of Mahsa Amin at the hands of the so-called Iranian "moral police", we publicly declare our solidarity with the women, the youth, and all demonstrators in Iran.

 

Mahsa Amin, a 22-year-old Kurdish woman, died on September 17 while in the hands of the "moral police" in Tehran. Although the exact circumstances of her death are hidden from the public, the available evidence points to a concussion caused by severe beatings and injuries. A founding feature of the Islamic Republic of Iran is restrictions on women's human rights: the mandatory veil, the regulation of physical integrity, and the freedom of women are ideological cornerstones of the totalitarian government of the Iranian regime.

 

The recent Mahsa Amin’s tragic death is nothing more than a persistent product of systemic sexism and anti-women politics in Iran. Mahsa Amin's death has revealed once again to the world how Iranian law enforcement not only fails to protect women, ethnic, religious, and sexual minorities but exposes them to threats and death. Rights officially recognized by international institutions are considered and treated by the authorities in Iran as a threat to their power, hence the ferocious repression against peaceful protests led by young women who demand freedom, justice and state responsibility.

 

Extensive protests are taking place in every corner of Iran these days. In their chants and slogans, "Women, Life, Freedom," the protesters are calling for fundamental change and an end to four decades of brutal theocratic rule in their country. Theocratic rulers responded to the civil disobedience and the cry for justice of the Iranians with violence, tear gas, killing bullets, beatings and arrests.

 

We call for solidarity with all women, political dissidents, ethnic, religious, and sexual minorities, and the poor in Iran.  We are committed to the struggle of the people in Iran for justice and freedom, and we call for an end to systematic state violence against women.

 

Giuseppe Nunziato Belcastro - President - Citizens of the World Let's Unite - MedAmbiente

 

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