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Centri You&Me Marina di Gioiosa Jonica e Bivongi

Presentazione progetto
 “Giovani, Legalità, Cittadinanza e Partecipazione”
Centri You&Me Marina di Gioiosa Jonica e Bivongi
Via Fratelli Rossetti, 17 Marina di Gioiosa Jonica
22 Novembre 2013 Ore 16 – 19,30
 
Programma
Saluto delle autorità
I Giovani di Marina di Gioiosa Jonica: Conoscenza come Coscienza: aggressivi si nasce o si diventa?
I Giovani di Bivongi : Fare gruppo a Bivongi
 
Prof. Ilario Ammendolia: La legalità come sostanza
 
Don Giacomo Panizza: Chi fa da se fa per tre?
 
Coordina dott.ssa Michaela Diano
 
Programma Operativo Nazionale  FESR
“Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013”
Progetto “Giovani, Legalità, Cittadinanza e Partecipazione”
Codice CIG 0526822B41
 
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Don Giacomo Panizza
Qui ho conosciuto purgatorio inferno e paradiso
 
In breve
Prima di andare a Vieni via con me ospite di Roberto Saviano, pochi conoscevano il coraggio e l'impegno di questo prete anti-'ndrangheta. Don Giacomo Panizza si trova assegnato nel quartiere più estremo di Lamezia Terme. Qui inizia a lavorare a contatto con persone disabili. Accetta di utilizzare a scopi sociali un palazzo requisito alla famiglia malavitosa più temuta della zona. Per questo ha ricevuto molte minacce, la sede è stata più volte danneggiata, qualcuno addirittura è arrivato a sabotare i freni dell'auto di un disabile. Ma don Giacomo non ha mai smesso di metterci coraggio e lottare…
Il libro
"Del Sud mi piace chi se ne sta a mani nude, disarmate; chi non si lascia tentare a opporsi ai violenti con i loro stessi metodi. Mi piace ascoltare la gente parlare le sue parole. Del Sud mi piace chi fa il padrino senza fare il padrone, chi fa doni per amicizia e non per legarti al suo clan. Mi piacciono le madri che non dimenticano i figli, qualunque cosa abbiano combinato; madri che supplicano i boss di 'ndrangheta di svelare il luogo dove hanno buttato o seppellito i loro figli, spariti di lupara bianca, per portarci un fiore. Del Sud mi piacciono le donne, attente e appassionate, con cuori grandi. Mi piace vedere i giovani con l'utopia di rinnovare i partiti e la politica. Mi piacciono quelli che in tribunale si ricordano le facce e le parole di chi ha chiesto loro il pizzo, indicandoli davanti a tutti."
"In questa terra dove mi è piaciuta l'idea di emigrare a rovescio, dove ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso."
Don Giacomo Panizza a Vieni via con me, novembre 2010.

Prima di andare a Vieni via con me ospite di Roberto Saviano, pochi conoscevano il coraggio e l'impegno di questo prete anti-'ndrangheta. Si chiama don Giacomo Panizza e la sua storia è stata raccontata davanti a milioni di italiani. Bresciano di origine, don Giacomo Panizza si trova assegnato nel quartiere più estremo di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Qui inizia a lavorare a contatto con persone disabili. Accetta di utilizzare a scopi sociali un palazzo requisito ai Torcasio, la famiglia malavitosa più temuta della zona. Non solo lo stabile assegnatogli dista pochi metri dalle abitazioni dei mafiosi a cui è stato sequestrato, ma ogni volta che deve accedere alla struttura deve bussare proprio a loro. Don Giacomo Panizza ha ricevuto molte minacce, la sede è stata più volte danneggiata, qualcuno addirittura è arrivato a sabotare i freni dell'auto di un disabile. Ma don Giacomo non ha mai smesso di metterci coraggio e lottare. In questo dialogo serrato con Goffredo Fofi, non solo emergono la fibra morale di un uomo che si è dedicato ai più deboli della società, ma anche soluzioni concrete per battere la cultura della mafia: "Bisogna che tanti facciano poco, più che pochi facciano molto. Contro le mafie non serve Rambo. Serve che tutti ci impegniamo per la libertà di tutti, e la legalità è cosa nostra, un tassello di questo impegno". Solo così il Sud potrà sprigionare pienamente la propria bellezza.
 
 

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