Fattiva solidarietà alle donne afghane oppresse dal feroce fallocrate regime talebano
Noi donne e uomini, abitanti di questo piccolo pianeta chiamato terra, noi donne e uomini operanti nel movimento a dimensione mondiale “Cittadini del mondo uniamoci”, ogni giorno dentro di noi risuonano gli echi degli strazi, delle sofferenze, delle atroci morti inflitti per ogni dove sulla terra a milioni di nostre sorelle e fratelli, e tutto ciò per la criminale bramosia di possesso e di potere dei pochi sui molti.
Noi “cittadini del mondo uniamoci” non intendiamo passare le nostre giornate da impotenti spettatori e denunciatori di tutte queste atrocità, sofferenze e morti. Ogni giorno dentro di noi forte si agita il grido “CHE FARE?”, un grido che ci spinge al come organizzare la nostra solidarietà e poi all’azione efficace.
Fondamentale punto di partenza è la consapevolezza che per contrastare e superare il dominio e lo sfruttamento dei pochi sui molti è necessario che i molti si uniscano e agiscano nella condivisione degli stessi ideali e obiettivi per una società di uguaglianza, di fraternità, di libertà per tutti, donne e uomini indistintamente.
Noi “cittadini del mondo uniamoci” sappiamo che nel mondo da tempo sono attivi organismi e associazioni internazionali e locali che promuovono una visione e un’azione di aggregazione a vari livelli, e tutti con una visione di solidarietà senza confini di genere e di territori. Noi intendiamo caratterizzare la nostra presenza e azione nel contribuire al rafforzamento di questa rete mondiale di attivismo per un mondo migliore, incentivando una sempre più stretta collaborazione tra tutti gli operatori della terra, al fine di promuovere una elevata cultura umanistica e critica per tutte le donne e gli uomini del mondo, con una attenzione particolare per le masse meno scolarizzate. Donne e uomini senza strumenti culturali e visioni ideali non potranno mai essere attivi attuatori della propria emancipazione e della edificazione di un mondo migliore.
Oggi vogliamo soffermarci sulla condizione di criminale assoggettamento delle donne afghane a un fallocratico e dittatoriale dominio, una schiavitù sulle donne che i talebani giustificano e spietatamente attuano fondandolo su una loro partigiana interpretazione del corano.
I talebani nell’agosto 2021 hanno assunto il controllo dell’Afghanistan, e da allora violano i diritti delle donne e delle bambine all’istruzione, al lavoro e alla libertà di movimento, negano ogni sistema di protezione e sostegno per le donne che fuggono dalla violenza domestica, arrestano donne e bambine per minime infrazioni a norme discriminatorie, si mostrano indifferenti all’aumento dei matrimoni infantili, precoci e forzati. Continue sono le notizie di arresti, di imprigionamenti, di torture e di sparizioni forzate di donne che hanno preso parte alle proteste contro le norme oppressive dei talebani.
Posti di fronte a questa situazione drammatica delle donne afghane, noi come sempre ci chiediamo “CHE FARE?”
Sappiamo della presenza e azione di organizzazioni e organismi internazionali che lottano per i diritti umani (Nazioni Unite, Amnesty International, Human Rights Watch), e sappiamo della presenza e della positiva azione di associazioni non governative soprattutto di donne “per le donne”. Una azione concreta che quindi ci proponiamo è diffondere la conoscenza di queste associazioni di donne “per le donne” affinché donne e uomini di buona volontà possano contribuire, se non altro con un personale aiuto finanziario, a sostenere vita e azione di queste associazioni.
Qui presentiamo una lista delle associazioni di donne “per le donne” che possiamo sostenere con il nostro contributo.
Pianeta terra, 19 ottobre 2022.
Giuseppe Nunziato Belcastro – President - Citizens of the World Let's Unite - MedAmbiente
Elenco Enti e Associazioni non governative per progetti di solidarietà per le donne afghane
4. www.acsf.af
8. www.osservatorioafghanistan.org
9. http://www.afghanwomennetwork.af/
10. http://www.youngwomenforchange.org/
11. www.afghanistanwomencouncil.org