Si sono conclusi ad Hammamet i lavori dell'Università mediterranea dell'eco-volontariato, evento finale del Progetto Enpi Cbc ILE, ''Local Initiatives for the Environment in the Mediterranean'', mirante allo sviluppo sostenibile e alla democrazia locale tramite la cooperazione dei paesi dell'area euro-mediterranea e le relative Ong/associazioni ambientali. Gli aderenti al progetto, finanziato dall'Unione europea, tra cui l'italiana Amesci (Associazione di promozione sociale di carattere giovanile), hanno potuto trarre un bilancio conclusivo delle attività conseguite e formalizzare il network che si è consolidato in due anni di concertazioni tra gli operatori, che ha visto la nascita di una vera e propria rete. Questo progetto internazionale sull'ambiente ha visto tra le altre azioni partecipative come i laboratori di formazione, lo svolgimento di periodi di volontariato ambientale per i ragazzi selezionati in 7 campi estivi sparsi tra Francia, Italia, Libano, Marocco e Tunisia. I ragazzi selezionati, con competenze verificate in agronomia/sviluppo di comunità/graphic design/comunicazione/sviluppo locale/ecologia-ambiente/rischi ambientali/sociologia/turismo, hanno avuto l'opportunità di incontrare gente dai vari paesi del Mediterraneo e lavorare insieme su temi come l'agricoltura sostenibile, la cittadinanza attiva, il rinnovamento dei parchi pubblici. Ad Hammamet, sottolineano gli organizzatori dell'Università mediterranea dell'eco-volontariato, che ha visto la partecipazione di oltre 100 persone, tra rappresentanti della società civile, giovani, autorità dei paesi partner Tunisia, Grecia, Libano, Italia e Francia e non, come Marocco, Algeria, Portogallo e Spagna, non si è concluso solo il progetto ILE ma è stata lanciata la rete ILE che sarà utile in futuro per la cooperazione nel campo dell'eco-volontariato e dell'eco-cittadinanza.