Per prevenire e mitigare inquinamento plastica in aree protette
L'unione per il Mediterraneo (UpM), il programma Interreg Med della Ue, l'Università di Siena e l'Istituto italiano per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) hanno lanciato a Siena il progetto 'MPAs Plastic Busters: preservare la biodiversità dalle materie platiche nelle aree protette marine del Mediterraneo'.
Finanziato con 5 milioni di euro dal programma Interreg Med, il progetto punta a prevenire e mitigare l'impatto dell'inquinamento da plastica e microplastica sulla fauna e flora marina all'interno delle aree marine protette del Mediterraneo. Promossa dall'Università di Siena e adottata nel 2016 dai 46 stati membri dell'UpM, 'Plastic Busters' è indicata come iniziativa regionale prioritaria per prevenire, ridurre e rimuovere i rifiuti marini dal Mediterraneo.
Durante 4 anni, il progetto affronterà l'intero ciclo di gestione dei rifiuti marini, dal monitoraggio e valutazione alla prevenzione e alla mitigazione, nonché azioni per rafforzate la rete fra aree marine protette pelagiche e costiere situate in Albania, Croazia, Grecia, Italia Francia e Spagna.
E prevede, inoltre, il trasferimento e la capitalizzazione dei risultati nel bacino del Mediterraneo in generale.